27 gennaio GIORNO DELLA MEMORIA

 

MEDITATE CHE QUESTO È STATO

Pensieri in memoria dell’Olocausto

 

Incontro di letture e drammatizzazioni

 

 

Per celebrare degnamente anche nella nostra realtà locale il Giorno della Memoria, il Gruppo Teatro Fragile di Treviolo ha preparato un progetto di intervento che può essere svolto presso scuole, biblioteche, enti e associazioni socioculturali.

Esso è incentrato sulla lettura espressiva (sette attori in scena) di brani relativi al tema della Shoah scritti da autori che l’hanno subita direttamente, inseriti in un contesto drammaturgico dove si vogliono evidenziare anche le responsabilità del fascismo rispetto alla promulgazione e applicazione delle leggi razziali.

Quest’intervento, eventualmente, può anche essere facilmente coordinato con altri momenti di animazione che l’Ente organizzatore intende proporre ai propri utenti per l’occasione (musiche, testimonianze, film, ecc.).

 

Note di regia

 

Parlare della Shoah (o Olocausto, come è diventato più comune in Italia chiamare lo sterminio operato dal nazismo ai danni soprattutto del popolo ebraico) a ottant'anni di distanza dai quei tragici eventi non è un esercizio rituale. È un impegno per le nostre coscienze, perché si tenga vivo il ricordo di quello che è stato, perché si raccolga il monito di Primo Levi che ha dato anche il titolo al nostro lavoro teatrale: “Meditate che questo è stato”.

Abbiamo voluto alternare, nella drammatizzazione, la lettura di brani di testimonianza di coloro che hanno vissuto direttamente l’esperienza del Lager con la rievocazione delle leggi razziali, emanate in Italia con la firma di Mussolini e Vittorio Emanuele III nel 1938. Il motivo di ciò sta nella necessità di ricordare anche la criminale responsabilità che il fascismo e la monarchia ebbero in questa terribile pagina della storia italiana, europea e mondiale.

Parlare della Shoah oggi è anche un modo per denunciare la comoda illusione del pensare che ciò che è stato non si possa più ripetere. L'Olocausto è stato concepito non dal "mostro", né dallo psicopatico, ma dall'uomo di tutti i giorni, dal "normale", così come ha ricordato più volte anche chi, come Primo Levi, ha vissuto in prima persona quegli anni. Solamente l’attenzione sveglia e sensibile di tutti può creare oggi le condizioni perché si diffonda nelle coscienze l’impegno verso la salvaguardia della dignità umana come presupposto di qualsiasi pace, convivenza e civiltà degne di questo nome. Con pudore e umiltà tentiamo di contribuire a questo processo.

 

Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31 luglio 2000 Art. 1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. Art. 2. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere. Legge 20 luglio 2000, n. 211.

 

Bibliografia

 

• Ferdinando Camon, Ma la Shoah è una colpa diversa dalle altre

• Provvedimenti nei confronti degli Ebrei stranieri, RD 07/09/1938, n. 1381

• Provvedimenti per la difesa della razza italiana, DL 17/11/1938, n.1728

• Paolo Mordechai Sciunnach, I racconti di chi lo ha vissuto

• Elisa Springer, Intervista

• Elie Wiesel, La notte

• Aldo Carpi, Diario di Gusen

• Jona Oberski, Anni d'infanzia, Un bambino nel lager

• Primo Levi, Se questo è un uomo

 

Iconografia

 

Diapositive dei campi di sterminio nazisti, elaborate graficamente dal Teatro Fragile

 

Dati tecnici

 

• Compagnia Gruppo Teatro Fragile

• Titolo spettacolo Meditate che questo è stato (pensieri in memoria dell'Olocausto)

• Tipo spettacolo Lettura drammatizzata per adulti e ragazzi (dalla scuola media)

• Drammaturgia e regia Carlo D’Addato

• Durata Un'ora circa

• Esigenze tecniche minime Salone con spazio scenico 4x6 mt - attacco elettrico 220V 3KW

• Tempo di montaggio Due ore

• Tempo di smontaggio Un’ora

• Siae Non tutelato

 

 

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